Luigi Di Maio inviato speciale Ue per il Golfo Persico
Per l’ex ministro degli Esteri ed ex leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, prima dello strappo con i grillini e della mancata rielezione in Parlamento nel settembre scorso, si apre un nuovo capitolo professionale: per 21 mesi, dal 1° giugno prossimo fino al 28 febbraio 2025, farà da volto e voce dell’Ue nel dialogo con le autorità dei sei Paesi della regione (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Oman, Kuwait e Bahrein).
«Il candidato più adatto», quello con «il profilo politico internazionale» migliore per rappresentare l’Europa nel Golfo Persico. Con queste motivazioni, messe nero su bianco ai Ventisette, il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, ha indicato l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio come emissario di Bruxelles in una regione delicatissima per il groviglio di interessi economici, energetici e commerciali del Vecchio Continente.
All’attacco la Lega che parla di una scelta «vergognosa» e di «insulto all’Italia e a migliaia di diplomatici in gamba». Tajani specifica che Di Maio «non è il candidato del governo italiano» ma il governo non si è formalmente opposto.