Caro carburanti: tagli alle accise o mantenimento per entrate fiscali?
Finite le ferie estive, il governo torna a Palazzo Chigi e si rimette al lavoro. Tra i temi più caldi il caro-carburanti, o meglio il caro-accise. Il sottosegretario leghista Durigon nei giorni scorsi ha prospettato la possibilità di «una prima limatina» usando il maggior gettito dell’Iva.
Ma non tutti nel centrodestra sono d’accordo. Maurizio Lupi ad esempio, di Noi moderati, ritiene che «sarebbe da irresponsabili. Costa 1 miliardo di euro ed è un taglio orizzontale che vale per chi ha l’auto di grossa cilindrata e per chi ha una macchina piccola»
I prezzi elevati dei carburanti, oltre a pesare sulle tasche dei cittadini, stanno generando una forte crescita del gettito fiscale data dalle accise e dall’Iva su questi prodotti. L’anno scorso, di fronte al caro carburanti, il governo Draghi tagliò le accise di quasi metà, riduzione che venne confermata e poi ridotta dal governo Meloni. L’operazione costò 7,7 miliardi di euro.